"E poi arriva il giorno in cui decidi che il sogno di una vita va realizzato, a costo di stravolgere i tempi, ritmi e certezze." Quella di Alberto Rivetti è una storia vera. E - non ce ne voglia Fabrizio De Andrè se storpiamo un suo capolavoro - non cominciò per caso a primavera. Magari anche, ma adesso non conta. Conta, invece, la scelta del quarantasettenne comasco di Anzano Del Parco ("ma rivendico le mie radici milanesi"). Magari non unica, in un panorama economico difficile come quello attuale. Di certo emblematica. Visto che mette dentro uno scatolone - ops, forse meglio dire una botte (e fra un attimo scopriamo il perché) - risorse economiche, affetti, strategie, fatiche e speranze. Tante speranze.